MILANO, DA BOTTEGA VENETA A EMPORIO ARMANI

Bottega Veneta
Bottega Veneta
Bottega Veneta
Bottega Veneta

Spostiamoci adesso sul piano della raffinatezza estrema. E qui è d’obbligo allora citare Bottega Veneta. Dopo pelle, borchie e cultura punk in versione extra lusso, torniamo a vedere sfilare capi che esprimono “gentilezza” nelle forme, nei tessuti, persino nel carattere. I colori in scena sono scuri, a sfumature: ritornano così le gradazioni notturne, dal nero all’ardesia, al grigio fumo, interrotti però da quel delicato bianco perla, così sublime, così elegante. Non mancano poi rintocchi di rosso, giallo e qualche sfumatura speziata come il curry. Qui entra in scena la lana, in tutte le sue declinazioni, iniziando da consistenze leggere e soffici fino alle flanelle più dense e corpose. Veniamo agli accessori, quelli che abbagliano da sempre con la loro e che la griffe ha saputo trasformare in oggetto cult di ogni donna di alta classe. Bottega Veneta ridisegna le borse del prossimo inverno, puntando soprattutto a una misura più contenuta, con manici superiori e mix di nappe, pellami esotici, combinazioni nuove e preziose. Mentre i gioielli sono soprattutto catene in bronzo e medaglioni in porcellana pasque, le scarpe seguono l’andamento maschile, diventando così mocassino, stringata e proposte con tacchi più sottili. Tomas Maier ha saputo regalare un momento di semplicità assoluta che fa delle sue linee essenziali un’eleganza d’altri tempi, ancora poco vista in queste giornate milanesi. Stesso appeal lineare, puro e ricercato nella collezione di Emporio Armani che evoca soprattutto sfumature cremose e rosate accostate a ombreggiature più dense. Anche qui c’è una ricerca di femminilità esaltata nei tagli degli abiti che sono lunghi, con forme scultoree o con lunghezze che coprono il ginocchio e arrivano fino alla caviglia. Sofficità di maglie, lavorazione di Mohair, giacca d’organza, cappotti doppiopetto a sottolineare le nuove proporzioni e, così come per Bottega Veneta, un omaggio a quelle stringate maschili che sembrano da una parte spezzare il tono della femminilità ma, dall’altra parte, regalare un senso di insieme che, in una sola parola , è eleganza pura. Anche da Byblos c’è un accenno a uno stile epocale, come quello di Ofelia, ma le sue donne sono eroine che guardano al romanticismo da una parte e al lato rock dall’altra. Aleggia in passerella, un certo eco di Kate Moss, fatto rivivere tra pantaloni in pelle attillati, zip, giubbotti chiodo abbinati anche a stampe di rose e alternati al pizzo. Le cromie sono romantic rock: tenebrose, suggestive, dal nero intenso al rosso violaceo fino al contrasto lucente con il bianco. Diciamo che in queste tre collezioni siamo nel regno di una femminilità forte sì, ma con uno sguardo al passato più romantico e sofisticato.

Bottega Veneta
Bottega Veneta
Byblos
Byblos
Byblos
Byblos

Ornella Fontana

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