Roberto Bolle sullo spot Eni «La Cultura? Energia dell’Italia»

Roberto Bolle spot Eni
Roberto Bolle spot Eni

 

Rethink Energy è la nuova campagna pubblicitaria di Eni presentata oggi nella splendida cornice del Teatro alla Scala di Milano. Protagonista del progetto della nota società è Roberto Bolle, ètoile internazionale che tutto il mondo ammira e ci invidia. Simbolo di eleganza, classe e talento, il celebre ballerino dà vita a una performance artistica unica nel suo genere in due diversi spot, da 30 e 60 secondi, che andranno in onda dal 6 aprile. Giochi di luce ed ombra, che valorizzano il movimento del corpo perfetto di Bolle, rendono il filmato un’opera d’arte grazie anche all’esperienza e alla sensibilità di Fabrizio Ferri, regista di fama internazionale, chiamato a dirigere il progetto. La voce narrante del Premio Oscar Toni Servillo è un valore aggiunto che accompagna con intensità ed emozione la danza elegante dell’artista. «Sono molto felice di aver cominciato questa nuova avventura con Eni – spiega Roberto Bolle –. Il risultato è straordinario. Un capolavoro, grazie al contributo dell’amico Fabrizio Ferri, che ho voluto coinvolgere fin dall’inizio perché ritengo sia un regista geniale. E sono contento di presentare la campagna pubblicitaria alla Scala, luogo per me magico e importante. Il mio cuore».

Roberto Bolle spot Eni
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Il filmato mostra l’energia che si trasforma attraverso l’arte della danza. Corpo come strumento ed espressione di talento, che lo stesso Bolle utilizza per trasmettere emozioni e per dare vita a performance di straordinaria bellezza. Un fisico perfetto che si è trasformato nel tempo, dopo anni di duro lavoro e di sacrifici, come spiega lo stesso ètoile: «Sono arrivato alla Scala all’età di 11 anni. Ricordo che ero molto spaventato all’inizio. I miei genitori mi sono stati sempre accanto, sono il mio punto di riferimento. In quel periodo studiavo danza in una scuola privata. Non avrei mai pensato di superare l’audizione e di entrare nel tempio della cultura e della danza italiana e mondiale. Ho continuato per un po’ a studiare al liceo scientifico di Vercelli perché non volevo lasciare la famiglia e gli amici, poi però le cose sono cambiate e mi sono trasferito». Un artista a tutti gli effetti, un uomo sedotto dall’arte e dalla cultura, che si allena con determinazione almeno 10 ore al giorno per raggiungere alti livelli e migliorarsi, per quanto sia possibile, fino a toccare l’eccellenza internazionale. «Sono orgoglioso di aver cominciato questa collaborazione con Eni – prosegue Bolle – Il messaggio lanciato attraverso il filmato è quello di sostenere l’arte e la cultura, energia pura per accendere il motore del Paese. E’ importante valorizzare i talenti. Più che lo Stato, dovrebbero essere i soggetti privati a farlo. Non abbiamo eguali nel mondo. E solo investendo in arte e cultura potremo risorgere».

Roberto Bolle spot Eni
Roberto Bolle spot Eni

Parole importanti, quelle di Roberto Bolle, che accendono la voglia e la speranza di un cambiamento netto e repentino. Perché l’Italia, ricca di bellezze e di ricchezze che il passato le ha donato, ha il dovere di preservare il suo patrimonio artistico e valorizzare il talento delle nuove generazioni. Fondamentale, e non scontato, che tale spinta arrivi da uno dei simboli dell’eccellenza italiana: un artista che, con eleganza e passione, esprime se stesso e regala emozioni di uguale intensità sia sul palco dei più prestigiosi teatri di tutto il mondo, sia in questo nuovo spot pubblicitario che sarà trasmesso anche all’estero. Valorizzare l’Italia e l’italianità, dunque, un obiettivo che sta a cuore ad Eni ma soprattutto a Bolle: «Abbiamo la fortuna e il privilegio di avere nel nostro Paese grandissimi talenti e giovani davvero brillanti, che si sacrificano ogni giorno e che meritano maggiore sostegno e attenzione. Mi spiace che l’Expo, evento unico nel suo genere e vetrina importante per Milano e l’Italia, abbia previsto come ospiti d’onore personaggi e compagnie stranieri, come il Cirque du Soleil. Non condivido e non mi fa piacere tutto ciò. Diamo maggiore spazio agli artisti e all’arte italiana».

Silvia Marchetti

 

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