L’abbandono della rigida logica positivista e l’impeto di riscossa del dopo guerra hanno reso gli anni ’20 un periodo fatto di emancipazione in campo artistico, si pensi al dadaismo o alla rivoluzione Jazz, e in campo culturale, grazie all’ancora ammiccante nuovo ruolo della donna moderna e al propagarsi di uno stile di vita libero da schemi e regole e all’insegna dell’eccesso. Anni stravaganti e fortemente improntati a un individualismo un po’ decadente, hanno avuto un riflesso anche nei codici stilistici dell’epoca. Il jersey, grazie alla lungimiranza di Coco Chanel, entra in scena anche nel guardaroba femminile, mentre piume, importanti collane di perle, abiti con frange e cloche subentrano a rimarcare sfumature più delicate ed esuberanti.
Dopo che Il Grande Gatsby ha fatto rivivere gli eccessi e il glamour ruggente di quegli anni, è iniziata la corsa all’aggiornamento del guardaroba. “Verticalità” è parole chiave da ricercare nelle forme di capi d’abbigliamento d’ispirazione 20s: le forme della donna si allungavano, affusolavano, ricoperte da tessuti morbidi e leggeri, come questa salopette di crépe di Msgm. Gli accessori, grandiosi, un po’ eccessivi e sicuramente molto femminili, lasciano ampio margine di libertà: quest’estate Mariel propone una cloche di paglia che, tipico riferimento di quegli anni, ha il compito di incorniciare il viso, focalizzando l’attenzione sullo sguardo. Fiori, animali e tutto ciò che riguarda il mondo naturale è indicato per l’occasione, come le collane fiorate di Juicy Couture o il bracciale di Kenneth Jane Lane. Le scarpe sono un altro dettaglio importante: il tacco medio ed elegante è d’obbligo, come nei sandali Via Uno Massona.
I vestiti a frange delle flapper girls piacciono sempre, ma la sera lascia spazio anche ad abiti eleganti, un po’ cadenti sulla figura, dai toni sobri, in pizzo, ricamati, o semplici ma con tessuti ricchi, come il pure white di Ralph Lauren, trovato sul portale Stylight.it. Ancora estrema cura nei gioielli, con le pietre di Rosantica RAISSA e la tiara di Kenya, dettaglio caratterizzante per questo stile. Infine, cinturino alle scarpe per potersi sbizzarrire senza problemi sulle note del Charleston, grazie ai sandali smeraldo di Alberto Gozzi.