Una Marchand d’odeurs nel cuore di Napoli

Usato fin dall’antichità come tramite tra l’umano e il divino, il profumo, la cui parola deriva da per fumum, attraverso il fumo, da sempre esercita sull’uomo un fascino ancestrale. Grazie al suo potere evocativo è in grado di ravvivare ricordi sopiti, bastano infatti, poche gocce a far riaffiorare sensazioni ormai dimenticate, ma anche poche gocce per attribuire a chi lo indossa un forte potere seduttivo. Da sempre la sua creazione è stata considerata un’arte, un’alchimia, ed il suo utilizzo un privilegio accessibile a pochi; nell’ultimo secolo però questo concetto è cambiato, le case profumiere sono passate da produzioni centellinate a grandi produzioni indirizzate ad una platea sempre più vasta e variegata di acquirenti, a cui spesso, tramite un marketing spinto, vengono proposti concentrati impersonali capaci di accontentare i gusti più dissimili. Si è venuta così a creare una vera e propria narcotizzazione dell’olfatto, che trova la sua espressione nell’omologazione del gusto. È da qualche anno però che grazie a Dio qualcosa è cambiato, ed ecco ritornare di nuovo in auge l’antico concetto di profumo concepito come atto creativo, come creazione che anche discapito del mero guadagno non rinuncia all’originalità del naso da cui viene formulata. La rinascita dell’antica cultura olfattiva è merito di alcune case profumiere che grazie alle proprie creazioni ed alla passione dei suoi estimatori ha fatto rivivere quella che è la vera ed antica arte profumiera. Il fenomeno in Italia ha raggiunto livelli altissimi, tanto da far nascere a Milano un evento fieristico atto a far conoscere ad un pubblico più vasto questa nuova realtà e dal nome emblematico, Esxence The Scent of the Excellence, quest’anno alla sua quarta edizione. Come spesso accade però fanalino di coda è il Sud Italia; Campania, Sicilia e Sardegna le regioni meno recettive. Con questo articolo voglio dar voce al coraggio di chi come Maria Moreschi già da qualche anno si è presa il rischio di trasformare la propria tradizionale profumeria in una profumeria artistica. Nel cuore di Napoli, nella suggestiva Piazza San Domenico Maggiore, al civico n.9, si trova Le Marchand d’odeurs, un moderno bar a parfums dove è possibile degustare al calice le fragranze dei più famosi brands di nicchia, Dyptique, Carthusia, Miller Harris, Lorenzo Villoresi, solo per citarne alcuni. Qui Maria, nel suo regno, spinta da profonda passione e supportata da grande competenza e dedizione organizza corsi per promuovere la cultura olfattiva, sostiene nuovi nasi, organizza incontri con quelli già affermati, crea fragranze per conto terzi grazie all’aiuto di un essenziere e accompagna i suoi clienti nella ricerca della fragranza che più rispecchi la loro personalità. Per quanti siano interessati ad avvicinarsi a questo nuovo concetto di profumo e a quanti vogliano lasciarsi inebriare da fragranze uniche, sabato 19 maggio alle ore 17, Fragrance Scout® in collaborazione con Le Marchand d’Odeurs presentano, il terzo Incontro di Cultura Olfattiva a cura del dott. Giovanni Sammarco e Maria Moreschi, un appuntamento a cui non mancare!

Doralda Petrillo

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