Chi non ricorda l’inconfondibile profumo di Vaniglia? L’infanzia, non so perché, odora di Vaniglia e anche di cannella. Annusando l’olio essenziale di Vaniglia, il passato si mescola con il presente in un mix di sensazioni. A volte l’ascolto di un olio porta con sé tristezza, tante altre gioia. Dipende dall’associazione che abbiamo fatto ma non solo. Ogni essenza ha delle proprietà e, attraverso l’olfatto, arriva alle aree più antiche del cervello. Ed ogni olio porta con sé le caratteristiche della pianta stessa, annusandolo ne carpiamo tutta l’energia.
La Vaniglia arriva dall’America Centrale, in modo particolare dal Messico. Il suo nome botanico è Vanilla Pianifolia, appartiene alla famiglia delle Orchidacee ed è una pianta rampicante perenne con fusti verdi e grandi fiori bianchi. L’olio essenziale, che appare come un liquido viscoso marrone scuro dall’odore balsamico, è estratto con solvente dai baccelli di Vaniglia fermentati ed essiccati. Nei principi attivi, oltre alla vanillina, ci sono tracce di oltre 150 costituenti come acido acetico, acido capronico, aldeide diidrobenzoica, acido isobutirrico ed eugenolo. Le sue proprietà sono diverse.
L’olio essenziale di Vaniglia è aromatizzante, rilassante, riequilibrante ed antidepressivo. Esercita un’azione antifame nervosa ed anti acidità gastrica. Nella piramide olfattiva ha una nota di cuore e di base. Quest’olio abbiamo detto è un valido alleato contro la depressione perché porta con sé la solarità delle terre da cui proviene. La depressione, per la psicosomatica, nasce a volte quando abbiamo messo in standby emozioni e istinti facendo prevalere solo il lato razionale. Lo stato depressivo ci spegne per farci rinascere, per darci una seconda chance. La vaniglia riscalda, addolcisce, ci rende sensuali, risvegliando energie soppresse. Da provare. L’olio è atossico però può dare sensibilizzazione.