Grandi ospiti, talento, emozioni e lacrime di gioia. Ma, soprattutto, un solo vincitore: Deborah Iurato. E’ lei, infatti, la regina di Amici 2014. Il verdetto è arrivato ieri sera, durante la finale andata in onda, in diretta, su Canale 5. La cantante 22enne ha battuto in scioltezza Vincenzo, bravissimo ballerino napoletano, e poi, in battuta finale, i favoritissimi Dear Jack di Alessio Bernabei. Prova dopo prova, senza mai cedere un solo centimetro all’avversario e con una grinta e una sicurezza mai viste prima, Deborah ha trionfato e conquistato tutti, dalla giuria ai critici musicali presenti in studio. Il pubblico ha voluto premiare una voce straordinaria, potente ma al contempo raffinata. Il percorso della giovane ragazza di Ragusa è stato un crescendo di qualità, uno sbocciare di bellezza e di bravura. Poco o nulla hanno potuto i suoi compagni di avventura di fronte ad un talento del genere.
Sono tanti i momenti da ricordare di quella che può essere definita la finale di Amici più intensa e sofferta delle ultime edizioni. A cominciare dagli ospiti, che in apertura di serata si sono esibiti con i tre concorrenti. Ad aprire le danze ci ha pensato Elisa in coppia con Alessio: i due hanno incantato tutti portando sul palco “L’Anima Vola”, riarrangiata in perfetto stile Dear Jack. Una performance da applausi, come quella offerta da Vincenzo, che ha danzato sulle note e i ritmi spagnoleggianti di “Bellezza” di Alessandra Amoroso. Terza ospite, Giorgia: nonostante la febbre, l’artista romana ha duettato con Deborah, regalando una versione da brividi di “Non mi ami”.
Dopo un avvio col botto, è partita ufficialmente la gara tra i tre finalisti, con grandi cover e performance di danza da sogno. La prima sfida è stata tra Vincenzo e Deborah: il ballerino 22enne ha danzato divinamente, senza mai sbagliare un solo passo, determinato e sensuale come non mai. Da “La dolce vita” a “Buonasera signorina”, da “Amleto” a “Candy” di Robbie Williams, fino a “Guarda che luna” nella versione di Emma Marrone. Coreografie sempre curatissime, movimenti da professionista consumato del ballo, con qualche incursione nel misterioso mondo del teatro. Un mix di arte e astute mosse che però non sono bastate a consegnare la vittoria a Vincenzo. Deborah lo ha battuto con un sonoro 73% di voti: il pubblico ha premiato la cantante siciliana, coraggiosa nell’interpretare brani di ieri e di oggi, da “Albergo a ore” a My Immortal” (a cappella), da “Una lunga storia d’amore” (dedicata al fidanzato) alla commovente “And I’m telling you” di Jennifer Hudson. A Vincenzo è andato, comunque, un importante riconoscimento: quello di vincitore della categoria “danza” (50mila euro), premio che gli è stato consegnato da direttore artistico della trasmissione, l’artista di fama mondiale Giuliano Peparini.
Seconda e ultima sfida della serata, quella più incerta e che ha decretato il vincitore assoluto della tredicesima edizione di Amici, è stata tra Deborah e Dear Jack. Partenza da cardiopalma per la cantante seguita dal coach Moreno Donadoni: “La donna cannone” di De Gregori, “Anche se sono stonata” (ironica e divertente), “Danzeremo a luci spente” (suo inedito) e “Creep”, successo dei Radiohead. I Dear Jack hanno risposto come solo loro sanno fare, con un coraggio e una “faccia tosta” mai visti sul palco di Amici. Alessio ha cantato interagendo sempre col pubblico adorante, sicuro e scatenato, da vera rockstar abituata ai bagni di folla e al successo. La band, che in questi lunghi mesi di studio e di preparazione è stata seguita da Miguel Bosè (ieri sera visibilmente commosso), si è esibita con diversi brani riarrangiati e talvolta stravolti (pur con rispetto verso la versione originale dell’autore) ma anche con pezzi del loro fortunatissimo primo album, in vetta alle classifiche di vendita. Splendido il loro omaggio al grande Umberto Bindi (una moderna “Arrivederci”), convincente e sfacciata “Insieme a te sto bene” di Lucio Battisti (nella storia dei talent italiani soltanto Marco Mengoni era riuscito ad interpretare al meglio questo difficile brano, senza snaturarlo, vestendolo di passione ed energia). Senza farsi intimorire, Deborah ha giocato le sue ultime carte. Dal mazzo ha tirato fuori perle quali “Girl on fire” di Alicia Keys, “The way we were” di Barbra Streisand e alcune canzoni estratte dal suo album di debutto (“A volte capita”, “Danzeremo a luci spente” e “Anche se fuori è inverno”). Ultime cartucce sparate dai Dear Jack: “Per Averti” di Adriano Celentano (rigorosamente arrangiata secondo i gusti e lo stile della band), “Back in anger”, pezzo degli anni Novanta firmato dagli Oasis e l’inedito “La pioggia è uno stato d’animo” (contenuto nel disco “Domani è un altro film”).
Deborah Iurato ha vinto con il 51% delle preferenze. Un premio meritato e guadagnato con sudore, passione e tanto lavoro in un anno di fatiche e di sacrifici. Ai Dear Jack l’onore di aver combattuto a denti stretti e senza mai risparmiarsi, rischiando, talvolta, presentando cover di brani che difficilmente altri artisti avrebbero osato toccare e modificare. A loro è andato il premio della critica, conferito dai giornalisti dei più importanti quotidiani e agenzie stampa nazionali, che hanno visto in Alessio e nei suoi musicisti un bell’esempio di forza e di talento e una possibile alternativa “made in Italy” alle tante, troppe band straniere inspiegabilmente osannate nel nostro Paese. Altra sorpresa inaspettata, un video di Kekko dei Modà (che ha prodotto e arrangiato il disco dei Dear Jack), nel quale ha invitato i ragazzi ad aprire uno dei concerti del loro prossimo tour internazionale. Una bella soddisfazione per il gruppo viterbese, nonostante la mancata vittoria ad Amici; un’occasione da cogliere al volo per farsi conoscere anche da altre platee e per crescere ulteriormente.
Silvia Marchetti