Un cuore…che fa provincia. Il grande cuore della provincia italiana è da tempo, ormai, luogo di fermento culturale. Nuove generazioni di artisti, imprenditori, gente che osa nonostante le difficoltà di un Paese che solitamente non aiuta chi ha voglia di proporre, di rinnovare, di fare. E, senza tanti giri di parole, spesso sono i numeri a parlare. L’Ariano International Film Festival, giunto alla sua terza edizione e in continua ascesa, si svolgerà dal 30 luglio al 2 agosto 2015 ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. I numeri della manifestazione sono in costante crescita, come ha ben sottolineato nella conferenza stampa, che si è svolta a Roma lo scorso 8 giugno, Franco Oppini, presidente della Giuria tecnica. «In gara quest’anno ben 800 opere giunte da oltre quaranta nazioni nel mondo, a fronte delle 700 dell’edizione 2014, attualmente in fase di preselezione», ha spiegato Annarita Cocca, Direttore Artistico del Festival. Tra le altre iniziative dell’Ariano Film Festival 2015 ricordiamo il pittoresco concorso Cosplay e quello fotografico con più di 1000 fotografie da visionare (compito di nuovo affidato a Sandro Iovine), diversi workshop tra cui quello di regia, la novità dell’accoglienza, il 30 luglio, di una tappa del prestigioso Talent Magic Campus (Gran Gala di magia prodotto dalla WonderArt entertainment – ndr). Saranno coinvolti altri Comuni irpino, oltre ad Ariano. Le idee già in sviluppo per la prossima edizione testimoniano, come affermato dal Direttore, «la connessione tra cultura, sviluppo artistico, turistico ed economico per tutto il nostro territorio». Concetto prontamente ripreso da Angelo Bassi, produttore cinematografico e giurato, che ha sottolineato, citando il caso di The Passion di Mel Gibson girato a Matera, «l’importanza dell’indotto sviluppato dall’industria cinema, che è circa tre volte superiore ai costi di un film». E «Se Giffoni è diventato famoso nel mondo, perché non Ariano?», si chiede Bassi. Anche in questa edizione, saranno sei le sezioni in gara a tema libero: lungometraggi, cortometraggi, documentari, animazione, web series e cortometraggi scuola. «Le opere che supereranno la selezione – spiega Cocca – saranno circa ottanta. Queste finaliste saranno proiettate ad Ariano e negli altri Comuni partecipanti al nostro Festival». Oltre ad Ariano, infatti, le altre cittadine coinvolte saranno Flumeri, Savignano Irpino e Zungoli. Un Festival di grande qualità, come ha evidenziato Franco Mariotti (in giuria) e che «è occasione per poter vedere titoli che difficilmente potremo trovare nei circuiti commerciali, i quali obbediscono ad altre logiche». Pensiero ribadito da Franco Oppini che ha spiegato come nel cinema bisogna fare i conti con le problematiche della distribuzione, del box office e che la particolarità dei titoli in concorso è che «come in tutti i Festival, c’è tanta qualità proprio perché i film sono girati, spesso da giovani autori, senza pensare ad altre logiche se non a quelle artistiche». L’interesse crescente nei confronti dell’Ariano International Film Festival, oltre ai positivi riscontri ottenuti in quel di Cannes, sta finalmente convincendo le amministrazioni irpine a rendersi partecipi e disponibili al sostegno della manifestazione, volano per l’intera economia locale. La gente ha fame di cultura e di arte, quasi lo urla Oppini che confessa anche il suo sogno, visto l’interesse della popolazione direttamente coinvolta dal Festival, di creare per le future edizioni anche un workshop di teatro. Non solo una kermesse, quindi, ma un territorio intero che possa creare cultura cinematografica e teatrale. Dalla provincia italiana a Cannes, a Roma, l’AIFF rende omaggio ai luoghi simbolo della cinematografia. In particolare la tappa romana è stata organizzata, oltre che per l’indiscutibile prestigio della location, perché la capitale è da sempre sede di quelle maestranze eccelse che arricchiscono cinema e teatro (non a caso presenti anche nell’immagine ufficiale dell’ultimo Salone del Libro di Torino), come ha ricordato l’Onorevole Erica Battaglia nel saluto dell’Amministrazione capitolina allo staff del Festival e al numeroso pubblico presente. Onore reso all’indimenticata Bice Minori, grandissima costumista nata a Serrone, provincia (ebbene sì) di Frosinone e deceduta recentemente nella sua casa romana. Ricordo affidato alle parole della regista Gigliola Funaro, autrice del documentario “Le mani di Bice, proiettato al termine della conferenza, e a quelle di Clara Surro, amica della grande sarta e, anche lei, apprezzata costumista teatrale. Tutto è pronto per una nuova edizione dell’Ariano International Film Festival, che tra luglio e agosto illuminerà con l’arte del cinema, ma non solo, le notti irpine. Con un cuore…che fa provincia sì, ma che apre le porte al mondo intero.
Paolo Leone
Si ringrazia l’ufficio stampa dell’AIFF