Hunger Games, dai libri ai film con Jennifer Lawrence

In attesa della recensione di Hunger Games – Il canto della rivolta parte 1, facciamo un viaggio nel mondo di Suzanne Kollins, i cui romanzi hanno ispirato i film con Jennifer Lawrence

 

 Hunger Games il Canto della rivolta libriA un anno di distanza dal grande successo de La Ragazza di Fuoco, dal 20 novembre, arriva in tutti i cinema Il Canto della Rivolta – parte 1. Inizia così ufficialmente il conto alla rovescia per il gran finale della saga di Hunger Games, ispirata alla trilogia di libri di Suzanne Collins. Il lungometraggio, diviso in due pellicole (l’ultima verrà proiettata solo nel novembre del 2015), segna il momento di massima espressione di un franchise redditizio e amatissimo dai fan. Suddividere quindi l’ultimo capitolo della serie in due blocchi distinti e separati, non è solo una chiara e ben mirata mossa commerciale, ma soprattutto è un escamotage per permettere al regista di approfondire il racconto e scrivere così un finale degno di nota, senza troppe forzature ma elettrizzante ed emozionante.

Grande fenomeno editoriale e poi caso mediatico, per Hunger Games il passaggio dalla carta stampata al mondo di celluloide è stato quasi istantaneo. Il romanzo di Suzanne Collins, infatti, distribuito in tutte le librerie dall’agosto del 2009, arriva immediatamente tra le mani della Warner Bros che, capendo il suo grande potenziale, decide di acquistare i diritti e realizzare un film. Nel 2012 Gary Ross dirige il primo lungometraggio che con uno stile registico ruvido e frenetico (come l’incipit del romanzo), timidamente fa conoscere le vicende dell’impavida Katniss al resto del mondo. Nessuno però sembra accorgersi del grande appeal dell’Hunger Games Saga; infatti il primo lungometraggio stenta a imporsi come fenomeno commerciale. Complice il passaparola, in poco tempo, i giovani affamati di storie invitanti e avvincenti, hanno bollato come cult questa moderna saga letteraria.

Il canto della rivolta Jennifer Lawrence

Quello iniziato con Hunger Games, continuato con la Ragazza di Fuoco e terminato poi con Il Canto della rivolta, è un fenomeno che si è allargato a vista d’occhio. Il fattore scatenante va ritrovato, sicuramente, nella freschezza di un racconto che è in bilico tra drama politico e satira sociale; il primo coniuga temi di interesse pubblico con una narrazione fresca ed appassionante. La vera forza, però, è insita non solo in un contesto post-apocalittico che fa tanto sci-fi vecchio stile, ma il merito è soprattutto dei singoli personaggi. Loro sono stilizzati, coraggiosi, sognatori, amanti, belli da mozzare il fiato e con gli ideali di una gioventù ancora capace di lottare per il proprio futuro.

Hunger Games Canto della rivoltaLa saga letteraria della Collins è stata quindi un continuo tripudio di emozioni, ma anche i film hanno il giusto charme. Il fenomeno di Hunger Games è diventato tale non solo grazie all’ampiezza di un romanzo che sbeffeggia la realtà moderna, ma il suo successo va ritrovato nelle caratteristiche stilistiche delle singole pellicole. Il progetto cinematografico si è evoluto con la bellezza dei libri stessi; e se il primo capitolo è stato forse quello meno riuscito, i sequel invece vincono per grazia e bellezza. “La Ragazza di Fuoco” è stato perfetto per la sua vicinanza al romanzo, per aver dato voce ed immagini a un racconto unico nel suo genere, e “Il Canto della Rivolta” sembra non essere da meno. Dalle prime immagini divulgate in rete, anche il penultimo capitolo del franchise, rispecchia fedelmente il manoscritto da cui è tratto. L’impavida Katniss, ancora interpretata da una magnetica Jennifer Lawrence, accecata dalla fiamma della vendetta, si trova ora nel Distretto 13, e guidata dal presidente Coin (Julianne Moore), la giovane spiega le sue ali in una battaglia per salvare Peeta (Josh Hutcherson) e un intero Paese incoraggiato dalla sua forza. I distretti cercano, infatti, di liberarsi dalle oppressioni e dalle leggi di Capitol City, e trovano appunto in Katniss una determinata combattente. Ma la ragazza dovrà far chiarezza anche con i suoi sentimenti: sceglierà Peeta – l’amico di sempre – o lo sfuggente Gale?

Il Canto della Rivolta quindi è il film che conferma il successo di questa ennesima saga young-adult che a quanto pare è seguita con ardore e tante aspettative anche da un pubblico non più giovanissimo, consapevole di trovarsi di fronte uno tra i racconti più belli ed emozionanti regalati da un romanzo moderno.

Carlo Lanna

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