Marco Mengoni sul nuovo album: “Credo nelle parole e negli uomini”

Cover nuovo album Marco MengoniNon è semplice parlare di Marco Mengoni, cantautore dalle infinite sfumature vocali e dotato di un’incredibile carica creativa. Non è facile perché non basterebbero mille articoli per descrivere al meglio il suo talento e l’essenza della sua arte. Proprio quando sembra voler prendere una direzione ben precisa, e ti immagini un percorso artistico già tracciato, forse scontato, Marco ti spiazza e ti sorprende. In positivo, ovviamente. Anche a questo giro, con il nuovo album di inediti, “Parole in Circolo”, presentato oggi in conferenza stampa a Milano, il 26enne di Ronciglione mescola vocali e consonanti, note e suoni, creando un’esplosione di canzoni ben strutturate ed emozionanti. Siamo decisamente oltre “L’Essenziale”, brano con il quale Mengoni ha stravinto il Festival di Sanremo nel 2013; siamo lontani anni luce anche da “Credimi ancora” e da “Solo”, per citare pezzi simbolo del primo periodo mengoniano. Ma allora, che cos’è “Parole in Circolo”? E’ amore puro. Amore per la musica, per il verbo, per la verità. “Parole in Circolo” è pop che respira r’n’b, sono frammenti di hip hop che si disperdono nell’elettronica. E’ il mondo reale che incrocia i sogni di Marco, un universo di pianeti melodici che ruotano e nei quali vivono e confluiscono diversi generi. “Parole in Circolo” è Mengoni nella sua interezza e imprevedibilità. Un signor album che promette di essere solo l’inizio di una splendida avventura.

Marco Mengoni“Parole in circolo è un ricco buffet, non un album ma un vero e proprio progetto. E’ una playlist in continuo aggiornamento che intende tracciare una strada e aiutarmi ad attuare un cambiamento”, spiega un orgogliosissimo Marco Mengoni. Cambiamento, dunque, a livello compositivo (il nuovo disco contiene testi che talvolta sembrano poesie, altre volte riflessioni particolarmente profonde, crude e attuali). Metamorfosi a livello canoro, con la voce di Marco che gioca con tonalità più basse e seduce forse ancor più rispetto a quando si dilettava tra acuti e note altissime. Evoluzione della parola, il verbo che diventa mezzo fondamentale attraverso cui raccontare storie, comunicare pensieri, porre domande e descrivere sentimenti. «Dopo Guerriero, Esseri Umani è una delle tracce più importanti di Parole in Circolo – precisa Mengoni –. Un brano che consente di mettermi a confronto con il mondo e con la società in cui vivo, con i fatti, soprattutto quelli terribili degli ultimi giorni, che mi hanno fatto tremare l’anima». Manda messaggi di speranza, Marco. Ottimismo e fiducia tradotti in musica e parole. Sempre in circolo. Un fluido continuo e in divenire che porta l’artista laziale e i suoi numerosi fan ad aprire nuove porte su realtà che via via prenderanno forma. «Sono un giovane che da sempre si batte per i diritti dell’uomo», specifica Marco Mengoni mentre descrive la seconda traccia del nuovo album, “Esseri Umani”. Il brano, infatti, è tra i più belli dell’intero progetto. E’ una sorta di invito a non nascondersi, a fare tesoro dei propri pregi e dei propri difetti, a tendere una mano al prossimo per aiutarlo a rialzarsi e per combattere insieme, al fine di migliorare questa società malata di inganno, violenza, disillusione. «Credo negli esseri umani… che hanno il coraggio di essere umani», canta Marco nella canzone.

Mengoni Parole in circolo“Parole in Circolo” esce a due anni da “#Prontoacorrere”, album multiplatino che ha segnato l’inizio di una nuova fase personale e professionale per Mengoni. Entro la fine del 2015 arriverà la seconda parte del progetto (dopo l’attesissimo tour nei palazzetti), anche se Marco non ha ancora ben chiaro ciò che accadrà nell’immediato futuro. «Come sono nati i nuovi brani? Mi sono messo a tavolino e ho fatto mente locale. Ho dato meno importanza al mio istinto vocale e sono andato a briglia sciolta con la scrittura. Credo nella forza del verbo. La parola si esprime da sola. E’ immediata. Potente. Ed è ciò che ci spinge ad andare avanti. Sono però Capricorno, dunque un vero testardo. Non sono mai pienamente soddisfatto delle mie produzioni. In studio di registrazione e durante le prove del tour sono insopportabile. Tutti mi odiano perché sono un perfezionista. Cerco sempre di migliorare. Avrò comunque tempo per aggiornarmi, per terminare il secondo volume di Parole in Circolo. Ci sono fotografie, melodie, frasi, basi musicali pronte e che daranno vita a un progetto in divenire».

Il primo capitolo del nuovo lavoro di Marco Mengoni, in uscita domani, martedì 13 gennaio, presenta canzoni che necessitano di numerosi ascolti per essere assorbite e comprese a dovere. Ci sono brani come “Invincibile”, ballad intensa e avvolgente, “psicoacustica”, scritta dallo stesso Marco insieme a Ermal Meta (La Fame di Camilla). Un pezzo nel quale il talento scoperto a X Factor 3 descrive un sentimento che dona forza e sorrisi, un testo delicato che si culla su arrangiamenti e musicalità in linea con #Prontoacorrere. E poi c’è “Io ti aspetto”, fusione di stili, tra pop, dance e soul. Qui i fiati, strumenti tanto cari a Mengoni, entrano di prepotenza e la fanno da padroni. L’elettronica si aggiunge in corsa, creando una canzone dal ritmo incalzante. “Io ti aspetto e nel frattempo vivo”, intona Marco nella quarta traccia di “Parole in Circolo”.

«La mia playlist si aggiorna di giorno in giorno. Tra gli artisti che più mi hanno ispirato negli ultimi due anni, e che ascolto di continuo, ci sono Stromae, Franco Battiato e le sorrelle losangeline The Haim», afferma Mengoni in conferenza. «Sono un perfezionista e cerco sempre di osservare, ascoltare, confrontarmi con il mondo». Nel nuovo disco ci sono molte delle cose e delle persone che gli occhi di Marco hanno visto, ci sono fiumi di parole che le sue orecchie hanno udito, emozioni che il cuore ha provato, senza mai arrendersi alla nostalgia o al rimpianto. Senza mai cadere nello sconforto e nella sfiducia. Marco legge e ci racconta l’altra faccia della vita. Quella che sorride, che spera, che combatte.

Marco Mengoni nuovo albumCi piace questo Marco “diverso” che, pur rimanendo sempre lo stesso degli inizi di carriera, ragazzo genuino, spudoratamente sincero, irrimediabilmente testardo e coraggioso, ha voluto intraprendere un percorso impegnativo di crescita, come dimostrano le nuove produzioni testual-musicali dell’ultimo album. Dall’incantevole “La neve prima che cada” (capolavoro del disco insieme al singolo multiplatino “Guerriero”) all’originale “Come un attimo fa” (scritta insieme alla giovane newyorkese Norma Jean Martin, già autrice per Giorgia). C’è tanto di Londra e di pop anglosassone in “Ed è per questo”, ennesima collaborazione nel disco con Fortunato Zampaglione. “Se sei come sei”, successo di vendite su iTunes, è un altro frammento di “Parole in Circolo”, tormentone che entra subito in testa grazie al gioco di parole, qui quasi sussurrate, e ai fiati (di Marco Tamburini e Roberto Rossi) che, ancora una volta, vengono inseriti in un brano mengoniano, a creare atmosfere eteree e suggestive.

In un disco solitario, stranamente privo di duetti (che tanto vanno di moda oggi nel panorama musicale italiano), Marco Mengoni ha inserito un’inaspettata collaborazione autoriale. “Se io fossi te”, infatti, è un regalo di Luca Carboni. Dalla penna del cantautore bolognese è nato un brano che assume i colori di una favola moderna, in perfetto stile anni Ottanta, che poggia però su sonorità moderne, partorite da musicisti e produttori di ultima generazione come Busbee (autore per Pink e 5 Seconds of Summer) e Coffee (firma per Rihanna, Maroon 5 e Kanye West). «L’incontro con Carboni è stato stranissimo, direi casuale – spiega Marco Mengoni –. Mia cugina, che è anche la mia personal assistant, si chiama Claudia Carboni. L’hotel nel quale alloggiavamo ha confuso Iaia (soprannome di Claudia, ndr) con la moglie di Luca. In poche parole, la reception ha sbagliato le prenotazioni e ci ha dato le chiavi della camera dei Carboni. Da quel momento, e per forza di cose, io e Luca ci siamo incontrati e conosciuti. E’ una bella persona, generosa e piena di idee e talento. Non lo scopro io oggi. Da quel giorno ci siamo sentiti, confrontati ed è nata l’idea della collaborazione. Mi piacerebbe si potesse lavorare insieme anche in futuro».

Decima canzone dell’album è “Mai e per sempre”, che chiude il primo volume di “Parole in Circolo”. «Hai perso con gusto la nostra partita, per darmela vinta, per farla finita», si sente nell’ultima traccia del nuovo disco di Marco Mengoni. Una tenera autocritica, una netta presa di coscienza, confessione spietata nella quale il suo autore e interprete ammette apertamente di non aver capito niente di se stesso, rifugiandosi e riversando i propri pensieri e le proprie insicurezze in questa perla finale. “In caso scordassi la combinazione, la scrivo su un foglio…in questa canzone”, recita il testo.

Complessivamente “Parole in Circolo” è un album molto radio-friendly ma non per questo scontato, né banale. Il lavoro di ricerca compiuto, traccia per traccia, si percepisce già durante il primo ascolto. Suoni immediati e fresche melodie cullano a dovere frasi che iniettano, senza troppi orpelli, dosi di positività e leggerezza. Il Mengoni interprete è ormai noto a tutti, in Italia e all’estero. Ciò che ci è mancato fino ad oggi, da parte sua, è una scrittura matura e consapevole. Con “Parole in Circolo” Marco autore dimostra di aver raggiunto livelli espressivi molto alti e di aver compiuto passi da gigante in questi altalenanti anni di carriera. Mengoni è un cavallo di razza. Talento italiano che tutti ci invidiano. Per alcuni è solo un prodotto, una macchina da soldi. Per altri, nuovi e vecchi fan, anima e voce dispensatrici di sogni. Un appello: lasciatelo libero di correre. Lasciate che le sue idee e le sue parole vadano veramente in circolo. Farete un favore non solo a lui, ma anche a voi stessi e alla Bellezza.

Silvia Marchetti

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