Storia di una ladra di libri è il titolo del film di Brian Percival. La pellicola – che è basata sul romanzo di Markus Zusak – ci porta nella Germania Nazista per narrarci la storia di Liesel, la ragazzina che per esorcizzare la morte ruba i libri. Il lungometraggio è in programmazione questa sera, 24 gennaio 2023, su Canale 5 alle 21.21. Lo trovi a noleggio su varie piattaforme (YouTube, Google Play film e Apple Tv). Puoi vederlo in abbonamento su Disney + e Prime Video.
Storia di una ladra di libri: trama del film e recensione
Per Aristotele, il pensiero prendeva forma attraverso l’immaginazione. Immagini che diventano pensiero. Pensieri che si trasformano in parole, le quali sono potenti perché in esse c’è tutta l’essenza del mondo. Le parole oltrepassano il tempo soprattutto se sono affidate alla scrittura e quindi ai libri, vero patrimonio dell’umanità. Ci sono le parole, divulgate in volumi proibiti, e poi c’è la Morte nel film “Storia di una ladra di libri”.
La pellicola ci riporta indietro, nella Germania Nazista degli anni Trenta e Quaranta. La protagonista è una bambina bionda di nome Liesel (Sophie Nélisse), che viene adottata da una singolare coppia, il signor Hans Hubermann (Geoffrey Rush) e la moglie brontolona, che sembra avere il cuore d’acciaio, Rosa (Emily Watson). Liesel è curiosa e intelligente ma non sa leggere e per questo è derisa dai suoi compagni di classe che la chiamano “scema”.
La ragazzina non si dà per vinta, e con l’aiuto del tenero signor Hans, impara a leggere. I libri diventano così la sua più grande passione, il suo antidoto alla morte, che si vede a tratti negli occhi del moribondo Max (Ben Schnetzer) – un ragazzo ebreo che i genitori adottivi di Liesel nascondono nella cantina di casa – ma anche nei bombardamenti e nell’Olocausto.
“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, scriveva Cesare Pavese, dialogando poi con la speranza, che Liesel, però, non perde mai, perché nel momento in cui la vita le dà una sfida, in compenso le fornisce anche un appoggio, che si concretizza nell’amore del papà Hans, nell’affetto che Rosa stenta a dimostrarle, ma soprattutto nella profonda amicizia con Rudy (Nico Liersch), un bambino dal cuore d’oro profondamente innamorato di lei, e con Max, il quale le insegna a usare la forza dell’immaginazione e a osservare veramente: «Se i tuoi occhi potessero parlare che cosa direbbero?», le chiede.
In “Storia di una ladra di libri” la Guerra e l’Olocausto, portati sul grande schermo centinaia di volte, sono proposti in un’ottica nuova, non scontata. Il film, infatti, va dentro le cose con l’irruenza delle immagini, per raccontare, attraverso la macchina da presa, come la lettura e i libri possano migliore le persone, rendendole curiose e attente ai particolari. Liesel comincia così a rubare i libri per perdersi in quelle parole che faranno la fortuna di questa piccola e coraggiosa “furfante”. Maria Ianniciello
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta nel 2014. Ultimo aggiornamento 24 gennaio 2023, ore 16.35.