Questa sera (17 gennaio 2019, ndr) su Canale 5, alle 21.21 Taken 3 – L’ora della verità: qui la trama e la recensione del film che uscì al cinema l’11 febbraio 2015.
Taken 3 – L’ora della verità è il sequel di Io vi troverò e Taken – La vendetta. Il film, diretto da Oliver Megaton, si regge su due sentimenti, quali il desiderio di vendetta, molto più accentuato nei primi due lungometraggi, e la volontà di far luce sulla verità. Liam Neeson, perfettamente a suo agio nei panni del suo personaggio simbolo, Bryan Mills, questa volta deve, infatti, non solo proteggere se stesso dalle accuse di aver ucciso l’ex moglie ma difendere ancora una volta sua figlia, la bionda e bella Kim (Maggie Grace), la quale – lasciati alle spalle i conflitti adolescenziali con un padre troppo assente – è ormai una donna che sta per diventare madre. I complotti, quindi, nulla possono contro l’unione e l’affiatamento tra un padre e una figlia che bypassano le apparenze in nome della fiducia e della verità celata. «Famiglia interessante», dice il detective della polizia di Los Angeles che, nonostante il suo evidente talento, è sempre un passo indietro a Bryan.
In Taken 3 – L’ora della verità rimaniamo negli Stati Uniti, precisamente in una Los Angeles da far west, dove l’odore del dollaro vale più degli affetti. In questo ambiente, Bryan Mills dovrà difendersi dai nemici russi mentre la polizia cerca di acciuffarlo ignara della sua prossima azione. Anche nel terzo film tanti sono i nemici e molte le difficoltà per un agente dei servizi segreti che ha deciso di fare della lotta la sua vita. Bryan, più stanco ma sempre atletico, è motivato dall’amore per sua figlia, per la quale compirà l’ultima (speriamo) mossa.
Molto più convincente del secondo e sicuramente meno del primo, che era riuscito a coinvolgerci lasciandoci in apprensione per quasi due ore, Taken 3 – L’ora della verità è un discreto prodotto – a metà strada tra il thriller e il film d’azione – che però stenta ad appassionarci, perché troppe scene sono inverosimili tanto da sembrare banali ed esagerate. Taken 3 perde del tutto l’appeal di Io vi troverò, un film mai scontato con un ottimo ritmo e con una trama innovativa. I sequel non sono stati mai all’altezza della prima e coinvolgente pellicola che ci aveva fornito diversi spunti di riflessione sul rapporto tra genitori e figli, su ciò che ci spinge ad agire e a metterci in discussione quando tutto sembra perduto, e sul traffico della prostituzione in Europa. m.i.